Lo stato italiano sta puntando fortemente sul rilancio di un tessuto imprenditoriale innovativo capace di essere competitivo, di seguito alcune delle policy/programmi a sostegno delle startup innovative:
“Startup sponsor”
La Legge di Bilancio 2017 (art. 1, commi da 76 a 80) introduce, per tutte le società partecipate per almeno il 20% delle quote di capitale, la possibilità di cedere, dietro remunerazione, le perdite realizzate nei primi tre esercizi di attività (fase di “startup”). In cambio, la società cui vengono cedute le perdite (“sponsor”) può portare il loro ammontare in detrazione con le stesse modalità previste per la cessione dei crediti d’imposta, a condizione che le sue azioni siano quotate su un mercato regolamentato o un sistema multilaterale di negoziazione. La cessione deve riguardare l’intero ammontare delle perdite fiscali.
Fail-fast
In caso di insuccesso, le startup innovative possono contare su procedure più rapide e meno gravose rispetto a quelle ordinarie per concludere le proprie attività. Nello specifico, esse sono assoggettate in via esclusiva alla procedura di composizione della crisi da sovra-indebitamento e di liquidazione del patrimonio, con l’esonero, in particolare, dalle procedure di fallimento, concordato preventivo e liquidazione coatta amministrativa. Le startup innovative sono dunque annoverate tra i soggetti “non fallibili”, allo scopo di consentire loro l’accesso alle procedure semplificate per la composizione della crisi in continuità e di ridurre i tempi per la liquidazione giudiziale, limitando gli oneri connessi al fallimento, inclusa la sua stigmatizzazione a livello culturale.
Italia Startup Visa
Lanciato dal Ministero dello Sviluppo Economico il 24 giugno 2014, il programma Italia Startup Visa ha introdotto una nuova procedura semplificata per l’erogazione dei visti di ingresso per lavoro autonomo a cittadini non UE che intendono avviare una startup innovativa nel nostro Paese. A fondamento di questo programma risiede la convinzione che l’incontro di diverse culture imprenditoriali rappresenti una componente essenziale per lo sviluppo di ogni ecosistema dell’innovazione. La nuova procedura, che conta sulla collaborazione dei Ministeri degli Affari Esteri, dell’Interno e del Lavoro e delle Politiche Sociali, è rapida – si chiude in non più di 30 giorni – centralizzata – fa capo a un’unica amministrazione – e digitale – si svolge interamente online