Nel focus trattato in precedenza Il sovra-indebitamento e le sue procedure spiegavamo che il sovra-indebitamento è “lo stato di crisi o di insolvenza del consumatore, del professionista, dell’imprenditore minore, dell’imprenditore agricolo, delle start-up innovative […] e di ogni altro debitore non assoggettabile alla liquidazione giudiziale ovvero a liquidazione coatta amministrativa o ad altre procedure liquidatorie previste dal codice civile o da leggi speciali per il caso di crisi o insolvenza”(art. 2 lett. c) d.lgs. 14/2019). Dunque è una situazione di crisi o di insolvenza: la crisi consiste in una situazione di difficoltà economica e finanziaria che rende probabile l’insolvenza.
L’insolvenza ricorre quando il debitore non è più in grado di soddisfare regolarmente i prorpi debiti (c.d. obbligazioni); la crisi consiste a sua volta in una situazione di difficoltà economica e finanziaria che rende probabile l’insolvenza. Dopo avere ripassato cosa è sovra-indebitamento e le sue procedure passiamo ad analizzare gli effetti e la durata delle sue procedure.
Gli effetti dellla ristrutturazione dei debiti del consumatore e dell’accordo di composizione della crisi sono quelli tipici delle procedure concordatarie, dell’obbligatorietà del piano o dell’accordo omologati nei confronti di tutti i creditori anteriori. Gli effetti di queste procedure si traducono in una forma di esdebitazione automatica: ovvero viene posta in essere un’automatica liberazione del debitore da tutti i debiti residui, eccedenti la misura concordataria.
E’ importante sottolineare che gli effetti nel caso della procedura liquidatoria è diversa.
Il Codice invece introdurrà anche nella liquidazione l’esdebitazione automatica che viene chiamata “liquidazione controllata”: ma questa può essere posta in essere solo dopo tre anni dalla sua apertura o comunque dopo il provvedimento di chiusura.
Un’altra novità riguarda la concessione al sovraindebitato della possibilità di esdebitarsi anche quando ai creditori non venga offerta “alcuna utilità”: ma solo per una volta, e salvo l’obbligo di pagamento del debito entro i quattro anni successivi «laddove sopravvengano utilità rilevanti che consentano il soddisfacimento dei creditori in misura non inferiore al dieci per cento».
Dopo aver parlato degli effetti è importante analizzare la durata della procedura e del suo costo.
Non è facile stabilire i tempi di durata di una procedura di sovraindebitamento. Tutto dipende anche dai possibili “incidenti di percorso”, quali ad esempio le contestazioni dei creditori, e dalla complessità della procedura. È comunque importante immaginare un orizzonte di circa un anno. Per quanto concerne i costi vanno considerati, oltre a quelli da versare nel momento dell’accesso in tribunale,quelli del legale al quale il debitore si rivolga e i compensi dell’Occ, previsti dal decreto ministeriale n. 202 del 2014.
Dunque per operazioni del genere è importante affidarsi a dei consulenti specializzati che possono mettere a disposizione la loro esperienza oltre che le loro competenze questo non solo per evitare di incorrere in costi aggiuntivi ma soprattutto per cercare di raggiungere il risultato prestabilito