Ristori 2021: come potrebbero cambiare gli aiuti alle imprese

Sul tema dei «ristori» l’idea del MEF è di cambiare strada rispetto agli interventi messi in campo nel 2020.

Il primo cambio di rotta sarà la ridefinizione del criterio per definire la platea delle attività da aiutare, quindi verrà detto addio al parametro delle perdite di aprile 2020, le quali lasceranno il posto a un calcolo effettuato su base semestrale.

I nuovi ristori, in pratica, dovrebbero essere riservati a imprese e autonomi che hanno subito una perdita di almeno il 33% del fatturato nel secondo semestre dell’anno scorso.

Le possibilità ipotizzate, tuttavia, sono diverse, poiché restano ancora vive le possibilità di effettuare un calcolo annuale (che permetterebbe di non escludere le attività stagionali), oppure individuare una soglia più alta, individuando come soggetti destinatari coloro che hanno visto calare almeno il 50% del proprio fatturato.

In base alle ipotesi messe in campo dal governo, dovrebbero venir meno gli elenchi dei codici ATECO in quanto l’obiettivo è di estendere i sostegni alle imprese delle filiere colpite non tanto da obblighi diretti di chiusura bensì dalle ricadute derivanti dalle restrizioni anticovid. Tra i destinatari, il governo dovrebbe far rientrare anche i professionisti.

A tali attività, infatti, andrebbe un aiuto parametrato sui costi fissi che sono stati sostenuti nel corso del periodo di riferimento e non oggetto di altri aiuti: in questo modo l’Italia si andrebbe ad allineare al Temporary  Framework Ue, il quale alza da 800mila a 3 milioni di euro il limite per gli aiuti di Stato.

Tra le poche certezze sul nuovo sistema c’è il fatto che tempi per i bonifici saranno inevitabilmente più lunghi, in quanto questo cambio di parametri richiede un nuovo invio di dati da parte delle imprese e degli autonomi che si candidano all’aiuto. Si tratta pur sempre di dati che potrebbero essere autocertificati, ma che in ogni caso dovranno essere certificati dai responsabili dell’impresa o dai professionisti che li assistono.

In ogni caso, bisognerà attendere ancora qualche giorno, in virtù della vastità dell’agenda di aiuti da rilanciare, nonché dei nuovi stop di tasse e degli ulteriori stimoli settoriali.

 

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