La consulenza secondo CPW Italia: l’opportunità nella nomina obbligatoria del Revisore

Con la riforma del nuovo codice della crisi d’impresa l’imprenditore che opera in forma societaria o collettiva ha il dovere di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi e della perdita della continuità aziendale. Non molto tempo fa abbiamo pubblicato un approfondimento dal titolo Consigli utili per la crisi

Premessa: cosa si intende per assetto o organizzativo?

Deve intendersi l’insieme delle regole e delle procedure finalizzate a garantire la corretta distribuzione del potere decisionale in relazione alle capacità e responsabilità̀ dei singoli soggetti Per esempio introduzione del Modello organizzativo ex D.Lgs. 231/2001; Organigramma e Funzionigramma; Analisi dei rischi e relazione sulla gestione(col mog.231)

Estensione dei casi di nomina obbligatoria dei sindaci o revisori di SRL o Società Cooperative

Il nuovo articolo 2477 c.c. ART. 379 CCII – Superamento per due esercizi consecutivi di uno dei seguenti parametri:

• Totale dell’attivo dello stato patrimoniale 4 milioni di euro

• Ricavi delle vendite e delle prestazioni 4 milioni di euro;

• Dipendenti occupati in media durante l’esercizio 20 unità (ULA) Nomina Sindaco Unico/Collegio Sindacale con funzioni di revisore oppure Revisore/ Società di revisione

Non bisogna guardare a ciò solo come un costo in più per l’impresa, ma occorre valutare il dotarsi di determinate strutture come una forma di “assicurazione” in più per le vostre aziende. Sicuramente una banca che vede una società maggiormente “responsabilizzata” sarà più propensa ad affidarla, questo va assolutamente descritta nella domanda per chiedere finanziamenti.

NOTA BENE

L’art. 378 del Codice della crisi d’impresa introduce nuovi obblighi per gli amministratori evidenziando la loro responsabilità nella conservazione dell’integrità del patrimonio sociale, attenzione massima ad essere ad esempio amministratori e dipendenti della stessa società o ai compensi.

DATO CHE:

Gli amministratori rispondono verso i creditori sociali per l’inosservanza degli obblighi di conservazione dell’integrità del patrimonio sociale (art. 2394 c.c.)