Con la Legge di Bilancio 2021, è stata estesa l’età massima da 45 a 55 anni per i beneficiari della misura agevolativa introdotta dal D.L. 91/2017, ovvero il progetto “Resto al Sud”
L’obiettivo è di sostenere i cinquantenni che, a causa della pandemia di Covid 19, hanno perso – o rischiano di perdere – il posto di lavoro. A questo proposito, ti invitiamo a leggere il nostro articolo riguardante un valido strumento per superare la crisi causata dalla pandemia: la Shut- In Economy.
L’incentivo, di conseguenza, diviene una reale possibilità di uscita dall’attuale condizione di difficoltà per tutti quei lavoratori – anche se non più giovanissimi – che hanno così la possibilità di esprimere la propria capacità lavorativa attraverso un progetto imprenditoriale consapevole e qualificato. Il progetto diviene, quindi, un efficace strumento per contrastare la crisi, grazie anche all’ampliamento delle agevolazioni anche per i liberi professionisti, all’estensione dell’ambito geografico di intervento e all’aumento del fondo perduto (salito al 50%) mentre la restante parte viene erogata come finanziamento bancario a tasso zero, il quale è garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI).
Di conseguenza, tale estensione dell’età anagrafica minima per accedere all’ agevolazione, permette di aprire nuove possibilità di intervento per il progetto messo in campo da Invitalia.
Di fatto aumentano le possibilità di incentivare: le iniziative dei workers byout (ovvero ex dipendenti che si associano al fine di creare una nuova impresa al fine di ristabilire la situazione negativa causata dalla crisi nella quale è entrata l’azienda); le iniziative di imprese avviate da donne o attività intraprese per sostenere il ricambio inter-generazionale.
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