Bonus pagamenti elettronici: arriva il codice tributo

Le attività di imprese, arti e professioni dall’1 luglio potranno utilizzare in compensazione il credito di imposta che hanno maturato, entro la scadenza del 16 settembre, e questo potrà essere fatto avvalendosi di strumenti di pagamento elettronici, per favorire l’utilizzo di mezzi alternativi al contante, diminuendo il l’onere sugli esercenti relativo all’articolo 22 del DI 124/2019, che ha previsto il riconoscimento di un credito di imposta nella misura del 30% per le commissioni effettuate con la carta di debito.

Questo metodo di pagamento è stato introdotto lo scorso 1 luglio, con la risoluzione n. 48/E del 31 agosto 2020, ed è stato istituito l’apposito codice tributo 6916. La decorrenza del credito coincide con la riduzione della soglia per l’utilizzo del contante fissata a 1.999,99 euro dal 1° luglio 2020 e destinata a un ulteriore abbattimento a 999,99 euro dal 1° gennaio 2022. Inoltre con l’articolo 73 del Dl 104/2020 si è intervenuti anche sul fronte delle misure premiali, contenute nella legge di bilancio del 2020, riconosciute a favore dei consumatori finali i quali utilizzeranno strumenti di pagamento elettronici, e avranno diritto a un rimborso in denaro.

La realizzazione e la gestione di questo nuovo sistema informatico per il calcolo del rimborso è stato affidato alla piattaforma PagoPa Spa con il DI 104. Adesso il passo successivo sarà quello di individuare le condizioni e i criteri di pagamento attraverso una integrazione della norma originaria, e di questo se ne dovrà occupare il Ministero dell’Economia, anche per i casi che hanno già diritto al rimborso.

Per potersi avvalere del credito bisogna rientrare nel limite dei ricavi o compensi relativi all’anno d’imposta precedente, i quali però non devo ammontare a una spesa superiore al 400.00 euro.

Per poter determinare quanto sia il credito spettante gli esercenti e i professionisti riceveranno mensilmente l’elenco delle transazioni effettuate e le informazioni relative alle commissioni addebitate da parte dei prestatori di servizi di pagamento. Inoltre bisogna comunicare all’Agenzia delle Entrate le informazioni necessarie per procedere con la determinazione del credito spettante, e solo dopo aver comunicato tutti i dati necessari entro il 20 del mese si riceverà nella propria casella Pec, oppure nell’on-line banking, i dati funzionali alla determinazione del credito spettante, così anche l’elenco delle operazioni comprendenti anche quelle effettuate da consumatori finali, con totale e riepilogo delle commissioni addebitate.