Credito d’imposta anche per gli enti non profit

Novità per gli enti non profit che potranno beneficiare del credito d’imposta. Con il Decreto Rilancio, il Governo, al fine di contenere gli effetti negativi derivati dal lockdown per l’emergenza Covid-19 e sostenere l’economia, ha stabilito che “ai soggetti esercenti attività d’impresa, arte  o  professione,  con  ricavi  o  compensi  non  superiori  a  5  milioni  di  euro, nel periodo d’imposta precedente a quello in corso alla data di entrata in vigore del presente  decreto,  spetta un credito  d’imposta  nella  misura  del  60  per  cento dell’ammontare  mensile  del  canone  di  locazione,  di  leasing  o  di  concessione  di immobili ad uso non abitativo destinati allo svolgimento dell’attività industriale, commerciale, artigianale, agricola, di interesse turistico o all’esercizio abituale e professionale  dell’attività di  lavoro  autonomo”.

Con la circolare 14 del 6 Giugno 2020  l’Agenzia delle entrate include tra i soggetti aventi diritto e ammessi al beneficio gli «enti  non  commerciali, compresi gli enti del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti, che svolgono attività istituzionale di interesse generale», dunque gli enti non profit potranno fruire del credito d’imposta sulle locazioni, per gli immobili destinati ad attività istituzionali, nella misura del 60% in relazione ai canoni di locazione, leasing o concessione di immobili ad uso non abitativo. Il credito dipende dall’attività svolta nell’immobile ed è proporzionato all’importo mensile dei mesi di Marzo, Aprile e Maggio 2020. 

Stando a quanto stabilito nel decreto, gli enti aventi diritto al credito devono aver registrato un calo di fatturato e non devono aver superato i 5 milioni di ricavi nel periodo d’imposta precedente, tuttavia ciò non vale per gli enti non profit che potranno accedere al credito indipendentemente da questi criteri, in quanto svolgono attività istituzionale non producendo alcun genere di ricavi.

Vi invitiamo a leggere il nostro Focus sul Credito per le “attività innovative”