La Start-up innovativa – I controlli sugli investimenti

Abbiamo già parlato in un recente articolo di Start-Up innovativa, e degli incentivi di cui può usufruire, come Smart&Start Italia.

Nel seguente articolo vi parleremo dei controlli ai quali sono sottoposti i bonus destinati agli investimenti per la start-up innovativa. Gli investitori, stando al DM dello Sviluppo Economico del 28 dicembre, dovranno prestare attenzione a molti aspetti.

Modalità di realizzazione

In primis, verranno tenuti sotto controllo le modalità di realizzazione degli investimenti. Il DM ricorda che possono essere ammessi solo conferimenti in denaro regolarmente iscritti in aumento del capitale sociale e della riserva da sovrapprezzo delle azioni o quote. Il Ministero, inoltre, precisa, che sono equiparabili al conferimento in denaro anche le compensazioni di credito che sono state espedite dal sottoscrittore nell’operazione di aumento di capitale sociale.

Sono anche agevolabili gli investimenti in quote degli organismi di investimento collettivo del risparmio per start-up innovativa (o PMI innovativa) non residente, la quale esercita nel territorio dello Stato un’attività di impresa con stabile organizzazione.

Il decreto precisa che per quanto riguarda la data di conferimento sarà presa in considerazione la data del deposito per l’iscrizione presso il registro delle imprese da parte della start-up innovativa dell’atto costitutivo o della deliberazione di aumento del capitale sociale.

Non sono considerati agevolabili, invece, gli investimenti effettuati mediante organismi di investimento collettivo del risparmio e società a partecipazione pubblica, nonché di imprese che operano nei cosiddetti “settori esclusi”.

E’ altresì importante…

Il Mise dovrà verificare il rispetto del massimale de minimis, notificando gli esiti dell’accertamento sia all’impresa beneficiaria che all’investitore. Qualora il massimale venga superato l’incentivo non potrà essere fruibile; invece, nel caso di accertamento di utilizzo parziale del massimale, l’impresa dovrà presentare una nuova istanza nella quale dovrà indicare indicando gli importi rideterminati.

L’investitore è tenuto a riportare l’agevolazione fiscale nella rispettiva dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in cui ha effettuato l’investimento.

Occorre, tuttavia, precisare che si decade dal bonus qualora, nei tre anni successivi alla data di investimento, si verifichi: la cessione onerosa delle partecipazioni o quote; la riduzione di capitale nonché la ripartizione di riserve o altri fondi costituiti con sovrapprezzi di emissione delle azioni o quote. Si decade anche qualora avvenga il recesso o esclusione degli investitori o se viene meno uno dei requisiti per essere riconosciuti come Start-Up Innovativa (o PMI innovativa).