La caratteristica di una società benefit è il bilanciamento del raggiungimento del profitto degli azionisti, con un interesse pubblico.
Tali società, quindi, perseguono sia scopo di lucro, sia finalità di beneficio comune, le quali si ripercuotono (positivamente) sulle persone, sull’ambiente, sulla società.
Cosa sono le società benefit?
Nascono negli Stati Uniti nel 2010 come “Benefit Corporation” (o B Corp). L’obiettivo è perseguire durante l’attività d’impresa, sia lo scopo lucrativo sia uno (o più) benefici comuni.
In Italia, la disciplina delle società benefit in Italia è contenuta nella Legge di Stabilità 2016.
Tali società, quindi, si differenziano dalle classiche società di capitali per il perseguimento sia dello scopo di lucro, sia il sostenimento di interessi meritevoli di tutela all’interno della comunità.
Le finalità benefiche perseguite dalla società devono essere indicate nell’oggetto sociale, ed inoltre devono essere perseguite bilanciando l’interesse lucrativo dei soci e l’interesse dei soggetti destinatari sui quali le attività possono impattare.
Bisogna anche precisare che il beneficio comune non deve essere connesso all’attività principale, ma può trattarsi anche di un interesse di tipo generico.
Quali società possono essere società benefit?
La risposta è: tutte. Ovvero tutte le società prevista dal codice civile: società a scopo di lucro (art. 2247 c.c.) e società a scopo mutualistico (art. 2511 c.c.).
L’importante, naturalmente, è modificare lo statuto e l’oggetto sociale presso un notaio, indicando quali sono gli obiettivi e come raggiungerli.
Quali società non possono divenire società benefit?
Le s.r.l.s., poiché l’atto costitutivo è redatto in base al modello standardizzato, il quale non può essere modificato. Non possono divenire B Corp, neanche le società cooperative sociali e le imprese sociali.
Obblighi
Le società benefit possono inserire accanto alla denominazione sociale la specificazione “società benefit“. Gli stakeholder esterni così possono riconoscere che si tratti di una società benefit. Inoltre, è necessario nominare un responsabile dell’impatto che assicuri il perseguimento del beneficio comune. Infine, si ampliano i compiti e le funzioni dell’organo di controllo che deve valutare la correttezza dell’operato degli amministratori nel bilanciamento degli interessi. Le società benefit, infine, devono presentare una relazione di impatto, la quale va allegata al bilancio della società e pubblicata sul sito web della società.
In definitiva, sono società che intendono avvicinarsi in modo evidente (ma non invadente) alle comunità che le ospitano. Tuttavia, per il momento, non si prevedono forme di incentivi tributari e fiscali.
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