Spesso ci si riferisce al personal branding come a una forma sui generis di marketing applicato alla persona.
Ma bisogna comprendere, quale sia l’obiettivo finale di qualsiasi operazione di personal branding?
L’obiettivo è riuscire a instillare nella mente di individui e organizzazioni un’immagine positiva e concreta di sé.
Tuttavia, come avviene per le aziende, o per i prodotti, posizionarsi nella mente dei consumatori o degli stakeholder necessità la presa in considerazione di una serie di variabili, quali: i propri valori, quelli degli altri, i sistemi di riferimento e percezione che questi consumatori o stakeholder hanno già del proprio stesso brand.
In breve, quando l’immagine che si prova a veicolare di sé e quella che invece di sé hanno gli altri si sovrappongono, allora il personal branding si può considerare effettivamente riuscito.
Il concetto di Personal Branding è fortemente preso in considerazione anche dai grandi imprenditori (si consideri, solo per citarne uno, Jeff Bezos ovvero il CEO di Amazon). Perchè, allora, tutta questa importanza nei confronti del concetto di personal branding?
Le grandi trasformazioni del mondo del lavoro, l’emergere di nuove figure professionali (specie nell’ambito del digitale) nonché l’aumento della delle diverse forme di lavoro dipendente sono state le basi che hanno acceso il focus sul concetto di personal branding.
Stando alle parole di un’altra grande figura dell’economia digitale, come Reid Hoffman (il co-fondatore di LinkedIn), ciascuno vive perennemente secondo una «versione beta di se stesso», quindi è necessario continuare a crescere, imparando a reinventarsi costantemente, sia come persone che come professionisti. L’obiettivo è migliorare le proprie soft skill, il che permette di incuriosire chi ti osserva, catturando l’attenzione di clienti, datori di lavoro, ecc.
A questo punto, viene naturale chiedersi: come si fa personal branding?
Nel caso di un’azienda, per fare personal branding serve in primo luogo un brand al quale bisogna dare forma e valore. A questo proposito, è consigliabile porsi degli obiettivi, dei traguardi da raggiungere in un determinato arco di tempo. Un metodo che consigliamo, è l’utilizzo del metodo SMART.
Inoltre, è fondamentale anche stabilire la mission e la vision del proprio brand.
Così come un influencer che cerca di comunicare e diffondere il suo brand, un’impresa ma anche un lavoratore autonomo, deve essere in grado di individuare quello che comunemente viene chiamato X-Factor, ovvero ciò che lo distingue dagli altri competitor.
Altri elementi fondamentali per lavorare sul proprio personal branding sono: la conoscenza del settore, le capacità di restare focalizzati sugli obiettivi da raggiungere, non lasciandosi scoraggiare dai potenziali ostacoli.
Per le imprese è fondamentale, a questo proposito, effettuare un processo di risk management.
Che tu voglia implementare la tua immagine personale, o quella della tua azienda, è importante effettuare network, sia dentro che fuori dal proprio ambiente di riferimento. Nel caso specifico delle aziende, tuttavia, bisogna assicurarsi di avere una brand identity forte di investire in visibilità.
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