News pagamento Iva sui costi portuali

Niente Iva sui costi portuali delle merci in sosta «extra». I costi addebitati nelle spedizioni marittime per le soste prolungate oltre i termini rappresentano delle penalità volte a sanzionare l’inadempimento, e vanno escluse dalla base imponibile Iva ex ​articolo 15 del Dpr 633/72​.

Oneri di ​demurrage ​(e di ​port storage​) e oneri di ​detention​, secondo le Entrate, «sembrano» infatti assimilabili alle “controstallie” previste dal Codice della navigazione: cioè i compensi dovuti quando il carico/scarico della nave non viene eseguito entro i giorni concessi. Senza esplicitare le ragioni per cui tali somme non sarebbero imputabili al corrispettivo di un’obbligazione contrattuale, la pronuncia afferma che la controstallia consiste in una penalità dovuta quale “sanzione” per il mancato compimento delle operazioni portuali nei tempi dati. Da cui deriva la sua esclusione dall’imponibile Iva.

A tal proposito si è espressa anche Unione europea, infatti la Corte di giustizia Ue ha espressamente previsto che i compensi di controstallia destinati a compensare i ritardi durante le operazioni di carico, devono essere considerate nella nozione di “spese di trasporto”. Inoltre, in base alla sentenza C-59/16, la nozione di spese di trasporto rappresenta una nozione autonoma di diritto dell’Unione europea che deve formare oggetto di un’interpretazione altrettanto autonoma e uniforme, sulla quale non possono incidere le eterogenee definizioni del diritto nazionale.

Le conclusioni della consulenza appaiono dunque un po’ affrettate. Anche perché, considerando proprio il caso di merci importate via mare, le somme addebitate per ​demurrage/detention​ entrerebbero come spesa di trasporto nel calcolo dell’Iva all’importazione, ma sarebbero poi escluse dall’imponibile nella fase del loro riaddebito dallo spedizioniere al committente/importatore, in quanto relative a una penalità.

Dunque, in sintesi, ​gli importi riaddebitati dagli spedizionieri marittimi ai propri committenti per l’​extra-time ​rispetto ai giorni di franchigia concessi per le operazioni di carico/scarico della nave rappresentano delle penali e di conseguenza , secondo il Fisco, tali costi vanno esclusi dalla base imponibile Iva.