Il Dl Natale, al fine di accorciare le tempistiche, impone di riservare i nuovi assegni, emessi a seguito delle restrizioni attuate durante il periodo natalizio, a chi ha già ricevuto il primo giro di aiuti statali in estate. La scelta è dovuta ad una questione di tempistiche, poiché soltanto in questo modo l’agenzia delle Entrate può arrivare più rapidamente al bonifico, in virtù del possesso dei dati dei conti correnti e degli importi che spettano a ciascuno.
Coloro che sono stati esclusi da tali indennizzi, dovranno aspettare gennaio e il nuovo decreto ristori. Ai seguenti sostegni statali a fondo perduto per il commercio in crisi parteciperanno poco più di 200mila attività economiche (per la precisione ben 11 codici ATECO.
I codici ATECO a cui saranno assegnati i fondi natalizi sono: 56.10.11 (Ristorazione con somministrazione); 56.10.12 (Ristorazione aziende agricole); 56.10.30 (Gelaterie e Pasticcerie); 56.10.41 (Gelaterie e Pasticcerie ambulanti); 56.10.42 (Ristorazione ambulante); 56.10.50 (Ristorazione su treni e navi); 56.21.00 (Catering per eventi, banqueting) e 56.30.00 (Bar e altri esercizi senza cucina).
I 645 milioni saranno divisi in 455 sul 2020 e 190 sul 2021. Questi, tuttavia, non rappresentano nuovi stanziamenti, ma reindirizzano una quota del fondo di riserva, istituito con il Ristori-bis e allargato a oltre 1,4 miliardi dal decreto ristori 3.
A causa della limitazione delle risorse disponibili, le somme elargite durante il periodo estivo sulla base della perdita di fatturato registrate ad Aprile 2020 (rispetto ad Aprile 2019), sono state replicate.
Anche in questo caso, restano esclusi coloro che nel 2019 hanno superato i 5 milioni di volume d’affari. In media un ristorante riceverà 3671 euro, un bar 2264 mentre una pasticceria arriverà ad ottenere fino a 2963 euro.
Questi numeri, nonostante si basino su una media stimata dal MEF, mostrano quanto tale sostegno sia fortemente limitato, in quanto risulta totalmente inadeguato a sostenere i mancati incassi del periodo natalizio: periodo cruciale per tutte le attività commerciali.
Il Ministro dell’Economia Gualtieri, tuttavia, ha voluto precisare che i sostegni non si fermeranno qui, ma bisognerà – come abbiamo anticipato – attendere gennaio per un nuovo intervento, il quale sembrerebbe essere quello definitivo, stando all’agenda del governo. In ogni caso per un intervento adeguato a ripristinare le perdite subite, serviranno almeno 20 miliardi.