In arrivo un miliardo e mezzo di euro per le imprese grazie all’approvazione del Decreto Ristori 3. Quest’ultimo, facente parte del pacchetto di decreti legge indirizzati al sostegno delle imprese colpite dalla seconda ondata di Covid-19, prevede l’aumento di 1450 milioni di euro del fondo ex art. 8 comma 2 del dl 149/202 (dl Ristori-bis). Il decreto Ristori 3, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 291 lunedì 23 novembre ed entrato in vigore il giorno stesso della pubblicazione, contiene una serie di norme mirate a sostenere i contribuenti che svolgono l’attività nei settori economici colpiti e danneggiati dalle misure restrittive introdotte per contenere la diffusione del virus Sars-Cov-2. La norma, creata con l’art.1 del D.l. 137/2020, è stata modificata con l’obiettivo di aumentarne la performance ed il relativo costo, incrementando anche il numero dei contribuenti interessati all’agevolazione in questione, grazie all’inserimento di ulteriori codici Ateco. Nel decreto ristori bis era già stato individuato un contributo specifico a favore di tutti quegli operatori che svolgono la propria attività presso i centri commerciali e per gli operatori facenti parte delle produzioni industriali del comparto alimentare e delle bevande. Il decreto ristori 3, inoltre, amplia ulteriormente la lista dei codici Ateco, aggiungendo anche il 47.72.10, ossia l’attività di commercio al dettaglio di calzature e accessori, la quale era stata inizialmente esclusa dalla lista nonostante si tratti di un esercizio interessato dalle restrizioni. Beneficeranno dell’aumento del fondo anche altre disposizioni come quella che ha ampliato il tax credit per le locazioni, quella sulla cancellazione della seconda rata imu e lo stop del pagamento del secondo acconto per i residenti nelle zone rosse. Nella lista delle norme che usufruiranno dell’aumento sono comprese anche le disposizioni ex. Art. 7 e 11 del decreto ristori bis relative alla sospensione del pagamento di IVA, ritenute da lavoro e contribuenti previdenziali che scadevano lo scorso 16 novembre. L’aumento del fondo in questo caso, è stato reso necessario a causa dell’aumento delle zone rosse che ha, a sua volta, aumentato la platea di beneficiari dello stop del pagamento di novembre.
Indennizzi da 1,5 miliardi per le imprese con il Decreto Ristori 3
