La consulenza secondo CPW Italia – Italia a colori: Cosa cambia per il settore Food.

A seguito del confronto tra le varie Regioni, ecco che il premier Conte firma un nuovo DCPM. Cosa ne sarà delle imprese del settore Food ?
Il nuovo Decreto prevede la suddivisione delle Regioni in base al diverso livello di emergenza, al fine di individuare misure restrittive specifiche per le aree del territorio nazionale. Quattordici regioni nella zona gialla, due nell’area arancione e quattro nella zona rossa.

In particolare vediamo quali restrizioni ci saranno per tutte quelle aziende che appartengono al settore food che entreranno in vigore venerdì 6 novembre fino al 3 dicembre.

Iniziamo dalla zona Rossa, quella con il maggior rischio di contagio.
Per le attività di servizi di ristorazione come ristoranti, pub, gelaterie, pasticcerie, è vietata la consumazione sul posto, per questo  potranno svolgere la propria attività soltanto con consegna a domicilio  oppure asporto fino alle ore 22. Le uniche attività di ristorazione che continueranno a rimanere aperte sono le aree di servizio nelle autostrade e i servizi di ristorazione all’interno di stazioni e aeroporti, a condizione che vengano rispettate le linee guida di prevenzione del contagio.
Della zona Rossa fanno parte: Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e Calabria.

Per quanto riguarda la zona Arancione, è quella con una condizione intermedia di contagi.
Vengono sospese le attività di ristorazione, ma è concessa la consegna a domicilio e l’asporto fino alle ore 22. Anche in questo caso, le uniche attività di ristorazione che rimarranno aperte sono le aree di servizio nelle autostrade e i servizi di ristorazione di stazioni e aeroporti.
Della zona Arancione fanno parte: Sicilia e Puglia

Infine parliamo della zona Gialla, quella con un rischio di contagio più basso.
La situazione non apporta grandi cambiamenti rispetto alle disposizioni del DPCM del 24 ottobre. Le attività di ristorazione potranno continuare a svolgere il servizio al tavolo con il limite massimo di 4 persone per ogni tavolo, ma la soglia può variare in base al numero dei conviventi. Possono rimanere aperti fino alle 18 e continuare l’attività con l’asporto fino alle ore 22. Resta consentita senza limiti di orari la consegna a domicilio, purché siano rispettate le norme igienico-sanitarie.
Della zona Gialla fanno parte: Abruzzo, Basilicata, Campania, Friuli, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sardegna, Toscana, Umbria, Veneto, le province autonome di Trento e Bolzano, Emilia Romagna

A seguito di questo breve quadro esplicativo, appare quanto mai necessario una riorganizzazione strategica per la gestione del proprio business. Gli strumenti fondamentali per rimanere “a galla” in questo periodo delicato, sono sicuramente i servizi Delivery e le strategie di digital marketing. Per affrontare questo periodo di crisi e di grande incertezza il processo di digital transformation diventa ancora più performante.

E quando questa spiacevole situazione sarà finita saremo pronti a ripartire ancora una volta e più forti di prima. Per la riapertura effettiva potrebbe esserti utile leggere questo articolo QUI 

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