E-fattura: cosa cambia dal 1° gennaio 2021

Sulla base del provvedimento 99922/2020 del 28 febbraio 2020, emanato dall’Agenzia delle entrate, dal 1° gennaio 2021 oltre ad essere obbligatorio utilizzare i nuovi codici per l’indicazione della natura IVA , sarà possibile inserire anche ritenute di tipo previdenziale nella fattura e verranno rese disponibili nuove tipologie di documenti.

Dal 1° ottobre 2020 al 31 dicembre 2020 il nuovo tracciato (ovvero la versione 1.6) potrà essere adoperato in via facoltativa, infatti il Sistema di Interscambio accetterà fatture elettroniche, note di variazione ed autofatture predisposte sia con il nuovo schema 1.6 che con quello attualmente utilizzato (1.5). Dal 1° gennaio, invece, il Sistema in questione accetterà solamente i documenti strutturati con il nuovo tracciato 1.6. Con quest’ultimo si assisterà ad un evidente ampliamento delle tipologie di documenti che possono essere emessi e trasmessi al Sistema di Interscambio.

La versione 1.6 introdurrà, inoltre, due nuove tipologie di documento da adoperare per le fatture differite e nuove tipologie di autofatture al fine di indicare, nel modo più preciso possibile, il motivo dell’emissione di questo documento. Verrà introdotta anche la possibilità di inserire in fattura ritenute di tipo previdenziale oltre alla ritenuta d’acconto, consentendo l’inserimento di più ritenute all’interno del medesimo documento.

Grazie alle nuove specifiche tecniche del tracciato xml sarà possibile rappresentare in modo più dettagliato le varie fattispecie di operazioni esenti e non imponibili ai fini IVA e quelle soggette al meccanismo dell’inversione contabile; inoltre, diverrà facoltativo compilare il campo “importo” relativamente al bollo, tuttavia qualora sia previsto l’assolvimento dell’imposta del bollo, sarà obbligatorio valorizzare il campo “Dati Bollo”, ma non indicarne il relativo importo.

Per saperne di più, leggi la nostra guida ai software per la fatturazione elettronica.