Consigli organizzativi e fiscali per il vostro E-commerce

I portali e-commerce rappresentano un punto ormai imprescindibile nello sviluppo dell’impresa, l’utente trascorre sempre più tempo online e stare fuori da ciò significa precludersi la possibilità di attingere ad un mercato potenziale davvero enorme. Oltre a questo, diventa anche un modo sicuro con il quale iniziare un’operazione di internazionalizzazione ed export.

Per prima cosa se avete intenzione di creare un sito e-commerce siete nella strada giusta, e a tal proposito vi suggerisco di visionare la nostra pagina di sviluppo tecnologico più precisamente la pagina ‘creazione siti web’.

Uscite dalla mentalità per la quale per avviare un vostro negozio online è assolutamente necessario avere risorse enormi, il piano d’ingresso nella vendita online è un normale investimento, che va fatto per gradi e soprattutto va compreso bene che oltre che denaro l’impresa dovrà investire soprattutto tempo.

Prima di iniziare pensate se avete bisogno di una piattaforma B2B o B2C: dipende dalla vostra clientela se prevalentemente fornite altre imprese o privati, potrebbe anche essere un portale aperto a tutti ma la settorialità e la specializzazione oggi paga di più. Ad esempio creare una parte utente ed una parte business per le imprese è spesso una scelta che produce ottimi risultati.

Prima di passare agli adempimenti tecnici vi diamo alcuni consigli. Intanto la velocità è fondamentale per questo vi invitiamo a guardare Siteground Italia, servizio di hosting che già nel pacchetto base vi fornisce il protocollo SSL, importantissimo per il posizionamento SEO.

Possiamo differenziare due tipi di e-commerce: diretto ed indiretto.

In questo approfondimento tratteremo e daremo consigli sull’indiretto.

Nozioni

Indiretto: Il consumatore per mezzo di una vetrina online aderisce e completa l’acquisto tramite il portale ;

Riepilogando: viene effettuato un ordine di acquisto contenente la descrizione della merce, i quantitativi, il prezzo unitario, l’importo complessivo, successivamente il consumatore finale effettua il pagamento e riceve il bene acquistato tramite spedizione del venditore.

Si può avviare un portale e-commerce senza p.iva?

Si è possibile farlo ma già quando si superano i 5000 € in un anno è chiaro che va aperta la partita iva a tal proposito valutate l’apertura di p.iva a regime agevolato.

Anche in questa circostanza una riflessione è logica: vista e considerata la diffidenza dell’online è consigliabile aprire un’attività, perché voi comprereste online da chi non ha nemmeno una P.iva?

Ai sensi dell’articolo 36 del DPR n 633/72 il numero di Partita IVA deve essere riportato almeno nella home page.

Possiamo definire che l’e-commerce è accostato alla vendita per corrispondenza.

Le attività di e-commerce se rientranti non nell’ambito del commercio possono essere finanziate sia da Resto al Sud, che da Cultura Crea che da Nuove imprese a tasso zero.

Il vostro portale dev’essere collegato a Google Analytcs non solo per monitorare tutto ciò che succede nel vostro sito ma soprattutto perché ciò fa la differenza nella vostra domanda di accesso al credito; ovvero un e-commerce che produce molte vendite online è ben visto dalle banche che favoriranno il finanziamento per l’ampliamento di questo.

Vi ricordiamo inoltre che soprattutto all’inizio è sempre utile essere presente sui Marketplace (scopri come) e QUI vi parlavamo della differenza tra e-commerce e marketplace) e d’inserire il modulo privacy e policy dei cookie, così come di conoscere l’obbligo di osservanza del diritto di recesso