Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto correttivo del codice dell’amministrazione digitale. Il decreto legislativo mira alla digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e fornisce le disposizioni utili a incentivare, attuare e facilitare la comunicazione tra pubbliche amministrazioni e cittadini mediante l’introduzione del domicilio digitale.
Il domicilio digitale è un indirizzo online legato ad una Pec (indirizzo di posta elettronica certificata) grazie al quale le PA potranno comunicare direttamente con i cittadini. Quest’ultimi potranno attivare il proprio domicilio digitale indicando alla pubblica amministrazione, mediante apposito modulo, il proprio indirizzo di posta elettronica certificata che sarà inserito nell’Anagrafe nazionale online (ANPR) e verrà reso disponibile a tutte le pubbliche amministrazioni e ai gestori di pubblici servizi che vorranno comunicare in tempo reale con il cittadino mediante il canale digitale.
I cittadini che sceglieranno di attivare il domicilio digitale potranno comunicare facilmente con gli uffici della pubblica amministrazione e ricevere qualsiasi tipo di comunicazioni (cartelle esattoriali, multe, documenti e notifiche) digitalmente.
Grazie a ciò non solo si faciliterà la comunicazione con i cittadini ma si azzereranno le spese postali. Un notevole vantaggio per le PA che non dovranno più sostenere i costi per produrre, conservare, trasmettere documenti cartacei.
Quanto sopra detto è conferma che la digital transformation è un tema sempre più serio per le imprese.
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