Cig: accesso anche per i lavoratori in nero

La cassa integrazione guadagni o CIG è un istituto previsto dalla legislazione italiana consistente in una prestazione economica, erogata dall’INPS o dall’INPGI, a favore dei lavoratori sospesi dall’obbligo di eseguire la prestazione lavorativa o che lavorino a orario ridotto. L’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) in una nota diffusa il 15 Maggio 2020 ha chiarito che possono accedere alla cassa integrazione con causale Covid-19 anche i lavoratori in nero che a seguito di un ispezione siano stati regolarizzati entro il 25 Marzo.

La legge prevede che i datori di lavoro possano sospendere o ridurre l’attività lavorativa a causa della pandemia da COVID-19 e richiedere la concessione del trattamento ordinario di integrazione salariale o di accesso all’assegno ordinario, a favore dei lavoratori dipendenti alla data del 23 febbraio, per periodi decorrenti dal 23 febbraio 2020 per una durata massima di nove settimane e comunque entro il mese di agosto 2020. In seguito il beneficio è stato esteso a coloro i quali sono stati assunti dal 24 febbraio al 17 marzo 2020 e successivamente vi è stata un ulteriore estensione per quanti sono stati assunti dal 18 al 25 marzo.

L’accesso alla CIG è dunque vincolato alla data di assunzione del lavoratore e quindi non vi sono motivi per negare la cassa integrazione a coloro che sono stati assunti in seguito ad accesso ispettivo entro i termini previsti, anche se l’assunzione da parte dell’azienda è avvenuta con il fine di ottenere la revoca del provvedimento di sospensione che era stato emesso dagli ispettori.

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