E’ sempre maggiore la richiesta di consulenza al fine di aprire cosiddette strutture turistico extralberghiere, ma è al contempo sempre più forte la confusione su come impostare nel modo più corretto l’avvio di queste attività.
In un momento nel quale aprono sempre più strutture consigliamo vivamente di valutare bene l’idea (ve ne parlavamo QUI) e soprattutto di affidarvi a consulenti esperti in materia per capire i costi iniziali dalla costituzione, al logo, al sito ed alla contabilità. Per informazioni sui costi di mercato consultate la nostra pagina Acceleratore – Incubatore di imprese e start-up
Per prima cosa occorre dire che il B&B non è attività di tipo imprenditoriale ma bensì familiare, o meglio l’attività di B&B può essere esercitato in forma imprenditoriale, spesso sotto forma di affittacamere. Per quanto la differenza tra B&B ed affittacamere è apparentemente sottile a seconda della scelta vi saranno diversi adempimenti formali e trattamenti fiscali.
Vista la natura occasionale del B&B non è necessaria l’apertura di P.IVA e l’iscrizione al registro delle imprese ma è necessaria la residenza in quel luogo, attenzione ai controlli del fisco ed al corretto uso dei social (ne parlavamo proprio in questo approfondimento) cioè se avete pochi ospiti l’anno va bene ma se avete un’attività continuativa occorre aprire partita iva.
Sia per B&B in forma imprenditoriale sia per affittacamere, al fine del corretto avvio occorre presentare una SCIA al Comune dove territorialmente si trova l’immobile, scegliere il codice ATECO ed effettuare l’iscrizione alla Camera di Commercio.
Soffermiamoci su alcune differenze: nel B&B occorre garantire biancheria da letto e prodotti per il bagno, pulizie, e colazione, servizi che per un affittacamere possono essere non garantiti.
B&B ed affittacamere possono avere massimo sei camere ma a seconda della regione d’Italia, ci possono essere normative differenti e quindi possibilità diverse.
“Casa Vacanza” è invece una struttura ricettiva extra alberghiera che prevede la locazione temporanea a turisti di un appartamento o una casa arredati.
La legge quadro nazionale sul turismo n. 217/1983 recita le seguenti parole:
“Gli immobili arredati gestiti in forma imprenditoriale per l’affitto ai turisti, senza offerta di servizi centralizzati, nel corso di una o più stagioni, con contratti aventi validità non superiore ai tre mesi consecutivi”
Tenete sempre chiaro a mente che oggi il turista è alla ricerca dell’esperienza e che quindi è importante trasmettere il giusto sentimento e le corrette emozioni e poi come operatori turistici i quali siete o diventerete dovete essere all’altezza di ciò, per tale ragione vi consigliamo di curare i particolari di offrire servizi collaterali come transfer e tour efficaci, un buon caffè e soprattutto veicolare tutto con un buon piano social, per il quale contattando qui siamo a disposizione per una consulenza gratuita.
Ricordate che tutte le tipologie di strutture extra alberghiere possono essere aperte sia come società di capitali che come società di persone e se siete cittadini delle regioni del Sud-Italia e volete fare impresa nel meridione potete accedere al fondo Resto al Sud, se operate in altre parti d’Italia non sottovalutate il programma Nuove imprese a tasso zero.
Per i costi di gestione consultate la nostra pagina Consulenza 360 o non esitate a contattarci.