Le attività innovative sono tutte le attività che si occupano di design e ideazione estetica per la realizzazione di nuovi prodotti e campionari come le imprese tessili o operanti nel settore della moda, dell’oreficeria, occhialeria, il settore dell’arredamento ma anche della lavorazione della ceramica.
Per queste imprese è stato varato, dal Ministero dello sviluppo economico, un credito che si applica per il solo periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2019 nella misura pari al 6% delle spese ammissibili al netto delle altre sovvenzioni o dei contributi a qualunque titolo ricevuti sulle stesse spese ammissibili, nel limite massimo di 1,5 milioni di euro. L’articolo 4 del DM stabilisce che potranno accedere al credito tutte le imprese che intendono innovare significativamente i propri prodotti. L’innovazione può riguardare il piano della forma, delle linee, dei colori o degli ornamenti, ovvero deve riguardare l’aspetto esterno o estetico dei prodotti dell’impresa.
Per quanto concerne il settore dell’abbigliamento per il quale l’innovazione dei prodotti viene effettuata ad intervalli regolari, il credito concesso finanzierà la creazione e la realizzazione di nuove collezioni che presentino delle nette differenze, rispetto alle precedenti, per quanto concerne l’impiego di differenti tessuti o materiali, nuovi colori e/o nuove linee stilistiche.
Sono state individuate 5 tipologie di spese ammissibili al fine di determinare la base di calcolo:
1) spese del personale, con accrescimento percentuale in presenza di determinati requisiti soggettivi e oggettivi
2) quote di ammortamento e canoni di leasing o di locazione di beni mobili, compresa la progettazione e la realizzazione dei campionari, nel limite del 30% delle spese di personale
3) spese per contratti aventi ad oggetto il diretto svolgimento da parte del soggetto commissionario delle attività di design e ideazione estetica stipulati con professionisti o studi professionali o altre imprese
4) spese per servizi di consulenza e equivalenti utilizzati esclusivamente per lo svolgimento delle attività ammissibili nel limite del 20% delle spese indicate al punto 1 e al punto 3
5) spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nelle attività di design e ideazione estetica, nel limite del 30% cento delle spese indicate al punto 1 e al punto 3
Si chiarisce che le attività ammissibili al credito d’imposta riguardano comunque la sola fase precompetitiva che termina con la realizzazione dei campionari non destinati alla vendita.
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