Risparmi sull’assunzione dei lavoratori

La legge di Bilancio ha stanziato dei fondi che permetteranno di effettuare dei risparmi a seguito dell’assunzione di personale. I risparmi previsti partono da 125 fino a 500 euro mensili sul costo del lavoro per i datori che assumeranno nel 2021.

Un’azienda che opera nel settore del commercio può godere di uno sgravio, e dunque apportare un risparmio, pari al 16% del costo totale mensile del lavoratore per gli under 36 o per le donne.

Questo risparmio sale quasi al 22% per chi assumerà un cameriere in un ristorante, mentre lo stesso scende a 19,5% per le aziende che assumono un operaio dell’industria. In termini di costi, in ogni caso, l’apprendistato è sempre il migliore a livelli di costi e benefici.

I benefici più sostanziosi sono destinati alle aziende del Sud che assumono giovani under 36 e donne disoccupate. Per queste due categorie, lo sgravio contributivo potrà arrivare fino a 6mila euro l’anno (500 euro al mese).

Per il 2021 e il 2022 lo sgravio si estende agli assunti under 36. L’aiuto durerà per tre anni, che si trasformeranno in quattro per le assunzioni poste in essere nelle seguenti regioni: Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.

Per quanto riguarda l’incentivo destinato alle donne, il bonus potenziato dalla manovra è quello previsto dalla legge «Fornero» che passerà dal 50% al 100% dei contributi dovuti, sempre fino a 6mila euro l’ anno. Le destinatarie dell’assunzione dovranno essere donne disoccupate da sei mesi se residenti al Sud e da 24 mesi se residenti nel resto d’Italia. A differenza dell’incentivo per i giovani, questo bonus premia non solo le assunzioni a tempo indeterminato ma anche quelle a termine. La manovra sarà prorogata fino al 2029, con uno sgravio del 30% dei contributi per i lavoratori del Sud introdotto dal Dl Agosto il quale aveva introdotto anche il blocco dei licenziamenti.