Affitti commerciali? Sì a riduzione e recesso

Iniziano a manifestarsi gli effetti della crisi del coronavirus, primo tra tutti l’effetto sul settore immobiliare in particolare alle imprese che pagano un affitto nei propri locali. L’economia è bloccata ed è davvero difficile sostenere le spese del canone di affitto.

Cosa è possibile richiedere?

Il conduttore può chiedere al locatore di prorogare la scadenza del pagamento, senza addebito di interessi o di altre penalità, vi ricordiamo il credito d’imposta al 60 % previsto nelle misure del Decreto Cura Italia (che abbiamo approfondito in due focus: parte I e parte II).

il conduttore può richiedere la riduzione del canone per tutto il periodo in cui resteranno in vigore le limitazioni imposte all’apertura degli esercizi pubblici o alla ripresa delle attività.

I commercianti, gli imprenditori e gli artigiani costretti a chiudere dai provvedimenti governativi e quindi in difficoltà a pagare il canone possono decidere di recedere dal contratto per gravi motivi. È una possibilità estrema, da utilizzare se le trattative con il locatore per il rinvio o la riduzione del canone non vanno a buon fine.

Si può chiedere il recesso?

Può essere chiesto il recesso per gravi motivi se non si trova un accordo. Si tiene a precisare che i gravi motivi devono essere determinati da avvenimenti estranei alla volontà del conduttore, imprevedibili alla sottoscrizione del contratto e dunque sopravvenuti.